Chitarra 5 I vincitori del Concorso Musicale Nazionale di Chitarra
Artisti in primo piano...
Sotto, un primo piano del chitarrista Marro Danilo, vincitore del 1° Premio del Concorso Nazionale Musicale di Chitarra classica, organizzato dal Laboratorio Musicale Assodolab.
I vincitori dei Concorsi Musicali Nazionali indetti dall’ASSODOLAB.
Il chitarrista Marro Danilo, vince il primo premio del 5° Concorso Nazionale Musicale di Chitarra classica organizzato dal Laboratorio Musicale Assodolab, con il brano di H. Villa-Lobos dal titolo “Studio I (dai 12 Studi)”.
TRINITAPOLI ..:: Si è
tenuto nei giorni dal 28 al 31 gennaio 2023, nella città di Trinitapoli, il 5°
Concorso Musicale Nazionale di Chitarra organizzato dall’ASSODOLAB.
L’Associazione - che ha in sé il Laboratorio Musicale - è un Ente accreditato e
qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola secondo la
Direttiva 170/2016.
Al primo posto, sezione B (Artisti professionisti), per la categoria “Chitarra
classica” si è classificato con punti 96/100 il maestro chitarrista Marro
Danilo di Benevento, che ha proposto ed eseguito in modo ammirevole un
pezzo di H. Villa-Lobos dal titolo “Studio I
(dai 12 Studi)”.
Prima
di parlare del vincitore, mi sembra opportuno parlare dell’artista di fama
internazionale «Heitor Villa-Lobos», compositore e polistrumentista brasiliano
del neoclassicismo musicale, nato a Rio de Janeiro il giorno 5 marzo del 1887.
Agli
inizi cominciò a suonare il violoncello, un cordofono composto, con corde
parallele alla cassa armonica, ad arco e poi il clarinetto. Successivamente si
dedicò al sassofono e poi al pianoforte.
Fu
però un altro strumento a dargli il successo come compositore e innovatore: la
chitarra. I suoi studi musicali sono stati eseguiti in modo del tutto autonomo,
da autodidatta. Essi si basarono sul “Clavicembalo ben temperato”, in tedesco
“Das Wohltemperirte Clavier” di Johann Sebastian Bach, mentre, si incentrò sul
trattato di composizione di Vincent d’Indy.
Per
quanto riguarda lo studio sulla chitarra, si esercitò sui vari metodi scritti
nell'Ottocento ad opera di Ferdinando Carulli (chitarrista e compositore
italiano nato a Napoli nel 1770), Dionisio Aquado (chitarrista e compositore
spagnolo nato a Madrid nel 1784), Fernando Sor (chitarrista e compositore
spagnolo nato a Barcellona nel 1778) e Matteo Carcassi (chitarrista e
compositore italiano nato a Firenze nel 1796).
La
sua carriera di concertista di violoncello lo portò ad esibirsi in tutto il
Brasile, dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest. La vera svolta della musica
cosiddetta “moderna” in Brasile si fa risalire alla “Settimana dell'arte moderna” del
1922, con grandi artisti capitanati e guidati da Villa-Lobos.
Fece
diversi “viaggi mirati” a ricerche sulla cultura brasiliana senza tralasciare
l’Amazzonia, regione del sud-America.
Nel
1915 vinse una borsa di studio governativa per studiare a Parigi, città dove si
trasferì dal 1923 al 1930.
Anche
il pianista polacco naturalizzato statunitense Arthur Rubinstein lo
segnalò per le sue doti musicali eccelse e straordinarie capacità.
Nel
1922, al Theatro Municipal di Rio de Janeiro costruito all'inizio del XX
secolo, avvenne la prima esecuzione assoluta della sua composizione dal
titolo “Fantaisie de mouvements mixtes” per
violino e orchestra.
Arrivò
a Parigi nel 1923, per incontrare Andrés Segovia Torres che gli aveva chiesto
uno studio per chitarra. Andrés Segovia, era un maestro spagnolo di chitarra
classica, considerato come uno dei maggiori sviluppatori della tecnica e dello
studio della chitarra classica di tutti i tempi.
Heitor
Villa-Lobos
si presentò con ben dodici studi, che entreranno nella storia della chitarra
grazie al loro moderno approccio allo strumento. Per tutto l'Ottocento la
composizione per chitarra si basava sui modelli pianistici, mentre il giovane
brasiliano fu capace di sfruttare le sequenze più ardite tenendo conto delle
posizioni delle dita sulla tastiera.
Segovia
suonò soltanto tre dei dodici studi a lui dedicati.
Sempre
in questo periodo ebbe modo di conoscere i connazionali Ismael Nery (pittore
surrealista brasiliano) e Adalgisa Nery (poetessa, giornalista e politica
brasiliana).
La
prima esecuzione assoluta nel Teatro Lírico di Rio de Janeiro di Cirandas, avviene nel 1929 con la
suonata di ben 16 raccolte e composizioni per pianoforte.
Heitor Villa-Lobos è stato molto amato in patria ed
è considerato “eroe nazionale”.
Il
suo straordinario modo di comporre, produrre e creare spartiti musicali per la
chitarra, permise allo strumento una liricità e intensità ancora sconosciute a
quei tempi, ottenendo il massimo rendimento con le melodie e armonie tipiche
della musica brasiliana. Con il suo rientro in Brasile, continuò a scrivere
musica influenzando e condizionando diversi compositori della generazione
seguente. Per i suoi meriti, venne designato "Sovrintendente
all'istituzione musicale" non appena rientrato in Brasile.
Ma
veniamo al vincitore del 5° Concorso
Musicale Nazionale di Chitarra, organizzato dall’ASSODOLAB e ad alcune note
bibliografiche sull’artista trionfatore Marro
Danilo che ha deliziato i presenti con il brano di Heitor Villa-Lobos
dal titolo “Studio I (dai 12 Studi)”, con andamento “Allegro non troppo” per circa due minuti e 30 secondi.
Marro nasce e inizia la
propria carriera accademica musicale nella città di Benevento dove studia
chitarra classica e musica elettroacustica. Nel 2011 si trasferisce a Roma
completando ottimamente entrambi i percorsi presso il Conservatorio “Santa
Cecilia” e affinando il proprio pensiero musicale e chitarristico. Diverse
esibizioni, in contesti e spazi eterogenei, hanno plasmato la sua formazione
come compositore e interprete di repertori chitarristici dal periodo antico al
moderno e avanguardistico. Attualmente, attivo nelle città di Bologna e Torino,
si dedica all’attività di docenza e di diffusione di composizioni
chitarristiche tratte dal contemporaneo che mostrano una viva e significativa
evoluzione della musica in scrittura per chitarra. Allo stesso tempo si dedica
alla ricerca sonora negli ambiti della “sound art” e del “sound design” ideando
opere integranti più forme artistiche in spazi moderni e polifunzionali.